Il progetto “Una città possibile”

“Di una città non si godono le sette o settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà a una tua domanda”.

Italo Calvino, Le città invisibili

Era stato proprio partendo da questa celebre citazione di Italo Calvino che nel 2009 la UILDM aveva deciso di avviare il progetto triennale Una città possibile, in corrispondenza con la propria Quinta Giornata Nazionale, per dare visibilità e forza a un messaggio fondamentale, ovvero che ogni città deve saper rispondere alle esigenze di tutte le persone, anche di quelle con disabilità, permettendo a ciascuno di avere una propria personale risposta.

Quasi conseguentemente il grave problema su cui attirare l’attenzione diventava quello degli “spostamenti fuori casa” per le persone con una malattia neuromuscolare e più in generale per chiunque viva situazioni di disabilità motoria.

Qui la citazione d’obbligo non è più letteraria, ma guarda alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, fondamentale documento approvato nel 2006 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ratificato dall’Italia all’inizio del 2009. Al punto e) del Preambolo vi si scrive infatti che «la disabilità è un concetto in evoluzione» ed è «il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri».

In tema di mobilità – l’ambito cioè cui si rivolge prioritariamente il progetto Una città possibile – bisogna dunque partire da un servizio di trasporto adeguato e dignitoso, che non sempre le famiglie hanno la possibilità di sostenere con i propri mezzi, anche alla luce dell’elevato costo degli adeguamenti sugli autoveicoli.

Pertanto, proprio con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e l’accesso della persona con disabilità ai diversi ambiti del tessuto sociale (scuola, lavoro, tempo libero), la UILDM ha deciso di mirare Una città possibile sia all’acquisto di automezzi attrezzati da destinare alle attività delle Sezioni che ne abbiano maggiore bisogno, sia alla formazione di volontari che saranno impegnati nella guida e nell’assistenza a bordo, alleviando in tal modo lo stesso carico assistenziale da parte delle famiglie.

E per ottenere questo verranno utilizzati non solo i fondi raccolti nelle diverse edizioni della Giornata Nazionale UILDM (2009-2011) – che già ottimi risultati ha dato negli ultimi due anni – ma anche quelli che eventuali partner vorranno destinare a supporto di questa specifica causa.

Per ulteriori informazioni sul Progetto Una città possibile:
Direzione Operativa UILDM: cirasolimene@uildm.it

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