Una coppia di persone anziane danno il cinque a due giovani

Un ponte tra generazioni

Il progetto

Contesto

Il progetto “Un ponte tra generazioni: la figura dell’EPE per la valorizzazione e la promozione del volontariato” parte dall’esigenza di fronteggiare la progressiva riduzione del numero di volontari che colpisce il Terzo settore. Un problema che mina la continuità operativa delle organizzazioni, rischiando di compromettere l’inclusione e il supporto alla base della missione di tante realtà.

UILDM Direzione Nazionale – in partenariato con Cittadinanzattiva, FISH Ets, Fondazione Serena, Ledha, le Sezioni UILDM di Genova, Monza, Venezia – cerca di rispondere a questo epocale cambiamento con un approccio innovativo, inclusivo e strutturato, coinvolgendo direttamente le persone con disabilità e quelle di terza età, valorizzandole come risorse attive e formative per i nuovi volontari.

Il progetto prevede la creazione di formazione e supporto in cui gli “Esperti per Esperienza” (EPE) diventano a loro volta formatori, tutor e modelli di ispirazione per nuovi volontari. L’obiettivo è duplice: se da un lato verrà sfruttata la lunga esperienza di queste figure, dall’altro si cercherà di costruire una nuova cultura del volontariato, rendendolo più accessibile e attraente per le nuove generazioni.

Un ponte tra generazioni

Obiettivi

Garantire la sostenibilità e la continuità del volontariato nel contesto della disabilità
Promuovere un nuovo modello di volontariato inclusivo e intergenerazionale
Valorizzare il ruolo e il bagaglio culturale ed esperienziale delle persone di terza età

Ambito Territoriale

Il progetto ha una durata di 18 mesi. Partito nel mese di settembre 2025, si concluderà a febbraio 2027: è di carattere nazionale e le attività previste si svolgeranno in 19 regioni italiane grazie al coinvolgimento delle Sezioni locali di UILDM e alla rete dei collaboratori del progetto.

 

 

Decalogo sulle distrofie muscolari

Un ponte tra generazioni

Aree di intervento

Sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani
Sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienza
Contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale
Prevenzione e contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento

Un ponte tra generazioni

Destinatari

ca. 60 Sezioni UILDM
ca. 80 EPE - Esperti per esperienza
ca. 200 Giovani e nuovi volontari
ca. 1000 Comunità (soci, utenti, volontari, famiglie, persone con disabilità, studenti)

Un ponte tra generazioni

Macro attività

Studio dello stato del volontariato in Italia e nello specifico all’interno degli enti coinvolti
Costituzione del gruppo degli EPE
Formazione degli EPE per la promozione del volontariato e del supporto alla comunità neuromuscolare e alla disabilità in generale
Realizzazione di laboratori intergenerazionali
Organizzazione di un evento di sensibilizzazione per scuole e università
L’attività trasversale sarà attiva durante tutta la vita del progetto e coinvolgerà in primis il gruppo di lavoro dedicato al monitoraggio con l’obiettivo di tenere sotto controllo i risultati e gli obiettivi da raggiungere in modo da poter apportare, in corso d’opera, le giuste azioni correttive in caso di criticità.

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Ulteriori Risorse

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