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Welfare, definire i LEP non basta

 

È stato presentato il 14 marzo dal Forum del Terzo Settore l’osservatorio su Pnrr e Terzo settore, realizzato in collaborazione con Openpolis, con l’obiettivo di aiutare gli enti a svolgere attività di advocacy, cogliere le opportunità di partecipazione al Pnrr e a orientarsi tra i provvedimenti governativi. Il 15 marzo  invece, durante l’evento “Verso un nuovo sistema di welfare”, si è toccato il tema della definizione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni). Ad entrambi gli appuntamenti UILDM è stata rappresentata dal Segretario nazionale Michele Adamo.

“Per realizzare un nuovo welfare che garantisca gli stessi diritti su ogni territorio, definire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali è condizione necessaria, ma non sufficiente – spiega Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Terzo Settore – occorre anche prevedere adeguati finanziamenti e mettere gli enti locali nella condizione di rendere i Leps esigibili in tutto il Paese. Ecco perché chiediamo che nei futuri provvedimenti, Governo e Parlamento si impegnino per un massiccio investimento nel sociale, rafforzando in particolare la rete socio-sanitaria e avvalendosi delle competenze e della visione del Terzo settore. Solo in questo modo si può invertire il processo di impoverimento del welfare cui stiamo assistendo da anni, anche a causa della pandemia, e contrastare il drammatico aumento di disuguaglianze e divari territoriali”.

«Condividiamo pienamente quanto espresso dal Forum del Terzo Settore – spiega Michele Adamo, Segretario nazionale UILDM – l’uniformità territoriale e adeguati finanziamenti devono essere obiettivi primari. Non possiamo più permetterci disparità e disuguaglianze: in primis perché le persone con disabilità hanno gli stessi diritti, a prescindere dal luogo dove vivono. Associazioni come UILDM e le centinaia di realtà che compongono il Forum sono veri e propri strumenti, fondamentali per costruire politiche attente ai reali bisogni delle persone. Penso alla Legge sul “Dopo di Noi” e alla recente analisi della Corte dei Conti: su 466 milioni di euro stanziati tra il 2016 e il 2022 per l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità grave e senza sostegno famigliare, soltanto 240 sono stati effettivamente trasferiti alle Regioni, che non hanno provveduto a rendicontare l’effettiva attribuzione delle risorse ai destinatari. Solamente sei Regioni risultano aver ricevuto tutte le somme complessivamente assegnate. È davvero tempo di un nuovo Welfare».

 

Durante l’incontro di oggi 15 marzo, alla presenza del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e del Viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, è stato presentato il Manifesto del Forum Terzo Settore per un sistema di welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività.

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