terza dose

Terza dose del vaccino anti covid. Una nota UILDM

La Commissione Medico – Scientifica UILDM ha rilasciato una breve nota sulla somministrazione della terza dose del vaccino anti covid ai soggetti più fragili.

«L’AIFA ha autorizzato la possibilità di somministrazione di una terza dose (booster) di vaccino a mRNA a distanza di sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione. La terza dose si è rivelata importante per ridurre ulteriormente la possibilità di infezione e di patologia grave da COVID-19. La terza dose sarà effettuata con vaccino a RNA Comirnaty (Pfizer-Biontech) indipendentemente dai vaccini usati per le dosi precedenti. Pertanto, è raccomandata per i soggetti con età superiore a 60 anni e per le persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni. C’è un allegato 2 alla Circolare Ministeriale (0045886-08/10/2021) che indica la lista delle patologie, tra cui sono comprese, ad esempio, la distrofia muscolare, la SLA e la sclerosi multipla. È molto probabile che la lista sia estesa a molte altre condizioni rare che comportino una simile fragilità.
Perché è importante ricevere la terza dose? Perché le riaperture e la ripresa della vita sociale stanno comunque mantenendo ancora sostenuta la circolazione del virus e anche alcuni soggetti pienamente vaccinati possono infettarsi. La terza dose ripristina una protezione ottimale anche in soggetti con gravi patologie o con debole risposta immunitaria alle prime due dosi.»

Aggiunge il presidente nazionale Marco Rasconi:

«La terza dose è una tutela in più per preservare la salute dei nostri soci con una malattia neuromuscolare. In questo modo abbiamo uno strumento in più per combattere il virus. I tempi di somministrazione della terza dose variano da regione a regione. Per questo è importante rimanere aggiornati seguendo le indicazioni del proprio Medico di Medicina Generale e della propria Azienda Socio Sanitaria di riferimento.»

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