Legnano quadrata

Solidarietà è partecipazione

«Il terremoto in Marocco – racconta Luciano Lo Bianco, presidente della Sezione UILDM di Legnano – è solo l’ultimo degli eventi a cui la Sezione ha risposto.

Avendo spazi, voglia di impegnarci e una storia alle spalle che ci indirizza verso questo tipo di percorsi, la nostra logica è sempre stata quella di dare una mano a chiunque abbia bisogno, in qualsiasi momento e soprattutto dove ci sono le emergenze. Dove non è possibile dare sostegno diretto o personale cerchiamo di mettere in rete il nostro know how e quanto abbiamo a disposizione in termini di materiali e logistica.
Nel caso del Marocco abbiamo coadiuvato l’associazione marocchina Jasmine, mettendo a disposizione i nostri spazi per gli indumenti e gli altri beni primari che arrivavano; altro invece è quello che è stato fatto per Siria, Turchia ed Emilia Romagna.

Siamo stati punto di raccolta di materiale proveniente da tutta Italia per l’emergenza Turchia. Qui la cosa è stata gestita in maniera diversa e abbiamo portato il materiale direttamente in ambasciata. L’ambasciatore turco ha voluto incontrare la nostra Sezione e Marco Rasconi a Legnano per ringraziarci dell’aiuto. È stato un momento molto importante per noi.
Per l’emergenza siriana ci siamo appoggiati a Save the children. In questo caso non siamo riusciti a consegnare tutto ciò che avevamo raccolto. Abbiamo scelto perciò di redistribuire il materiale restante, dopo aver avvisato i vari donatori, a livello locale attraverso le associazioni che lavorano qui in zona.
Per l’Emilia Romagna abbiamo mandato un pulmino pieno di materiale, non molto, probabilmente perché si sono mobilitati in tanti per questa emergenza.

In tutti questi casi ha avuto un ruolo fondamentale il lavoro di rete e il rapporto di fiducia e trasparenza che abbiamo instaurato con i nostri donatori. A tutti quelli che donano qualcosa chiediamo infatti di lasciare una mail per poter, oltre che per ringraziarli del loro gesto, anche per rendicontare come viene utilizzato quello che hanno donato.»

 

UILDM è un’associazione che si occupa di disabilità e malattie neuromuscolari. Quando avete deciso che il vostro impegno doveva essere per tutti, al di là della disabilità?

Noi ci occupiamo delle persone e delle problematiche delle persone. Quando abbiamo fatto le raccolte di materiali ci siamo messi a cercare anche carrozzine, stampelle ed altri ausili che potevano servire per persone con disabilità perchè sapevamo che c’erano.
Il sentirsi partecipi di ciò che succede è stato naturale. Il primo artefice di tutto questo è stato Luciano Milani a cui abbiamo intitolato la sede. Negli ultimi 15-20 anni il nostro impegno si è particolarmente focalizzato sull’apertura verso l’esterno, con un’attenzione ai bisogni e alla qualità della vita delle persone in generale. La nostra associazione non accoglie solo persone con disabilità motorie, ma anche persone con altri tipi di disabilità, perché l’intento è progettare percorsi di accessibilità e l’inclusione per tutti, persone con disabilità e non.

Partecipiamo ai tavoli per l’attuazione dei PEBA (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche ndr), abbiamo 8 mezzi attrezzati e ci occupiamo di mobilità non solo sanitaria ma anche legata al tempo libero e alle necessità quotidiane di tante persone. Da inizio pandemia non abbiamo mai sospeso l’attività di consegna dei medicinali a persone anziane o con ridotta mobilità.
Un grande vantaggio del mettersi in rete con le associazioni, le amministrazioni locali e le altre realtà del territorio è la possibilità di costruire progetti che vanno bene non solo per noi, ma per tutti.

 

Cosa è per te solidarietà?

Solidarietà è prendere coscienza di ciò che è l’altro, cercare di intervenire in base a quello che siamo in grado di fare e mettere a disposizione quello che abbiamo. Alla base di tutto c’è la conoscenza del territorio e delle persone, che è lo strumento fondamentale per poter cambiare qualcosa. Non ci siamo inventati nulla: l’apertura verso il territorio e il fare rete stanno dentro lo statuto UILDM e in quello che facciamo da quando siamo nati.

(ap)

 

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