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Sapersi aprire alle sfide

Jessica Fava per la Giornata Nazionale UILDM è “la” volontaria, perché nel suo bellissimo sorriso ci sono tutti i sorrisi dei 9.195 volontari che rendono UILDM una grande famiglia. Ha 28 anni, è di Roma e sta svolgendo il Servizio Civile Universale in UILDM Lazio. Sta studiando Arte e scienze dello spettacolo, vorrebbe lavorare come performer nei musical.

Dopo l’esperienza in accademia “L’arte nel cuore”, dove sono sempre in contatto con persone con disabilità, volevo rendermi utile per gli altri. Così ho iniziato a cercare informazioni sul Servizio Civile e ho trovato gli incontri proposti da UILDM Lazio.

Mi sono sentita subito accolta e ho scelto UILDM proprio per questo.

Ho iniziato il Servizio in gennaio e mi occupo sia dell’accoglienza in Sezione, sia del servizio a domicilio. Tengo compagnia ad alcune persone, chiacchieriamo, a volte usciamo, dipende da chi incontro e da cosa si vuole fare. Il Covid ha reso più complicata la situazione ma ci siamo comunque tenuti in contatto con video-chiamate, per rimanere vicini anche se distanti.

Non avevo mai fatto volontariato prima. All’inizio ero un po’ preoccupata, pensavo di non essere adeguata, di non sapere come aiutare. Grazie all’incontro con persone bellissime ho capito che invece sono utile.

Essere volontari infatti per me significa porgere una mano, essere disponibile per gli altri.

Chi mi vive vicino ha notato che questa esperienza mi ha cambiata. Sono più aperta alle sfide, poco a poco ho alzato l’asticella. Sono felice! È un bel traguardo, perché la paura del limite è molto presente nelle nostre comunità.

L’incontro con la disabilità mi ha permesso di essere più ferma negli obiettivi che voglio raggiungere.

Per questo credo che la diversità sia un punto a favore delle nostre comunità. Siamo belli perché siamo diversi. Ma per capire questo bisogna essere più informati, aprirsi, tante persone ancora non sanno cos’è la distrofia.

 

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