Invalidità civile: se a protestare sono i medici INPS

Lo avevamo detto e scritto, a più riprese, da quando erano entrate in vigore, le famigerate nuove procedure relative al riconoscimento dell’invalidità civile. Recentemente, lo avevamo ribadito nell’evidenziare la video-denuncia della sezione di Pavia: quelle norme, volute e propagandate come la panacea per l’eliminazione della piaga dei “falsi invalidi”, erano in realtà discriminatorie e umilianti per i tanti invalidi “veri” e risultavano, in ultima analisi, inefficaci.

Ora, le stesse cose, con inusitata forza e chiarezza, le hanno dette anche i medici dell’INPS. Che, in una lettera aperta indirizzata alla FISH e ad altre Associazioni, oltre che al commissario straordinario dell’INPS Antonio Mastrapasqua e alla massima dirigenza dell’Istituto, denunciano con toni molto duri e producendo elementi circostanziati una procedura che non funziona, e non solo dal punto di vista informatico, e poi ordini di servizio contraddittori, una mole gigantesca di lavoro generata nell’ultimo anno e i disagi gravi che vengono causati alle persone.

L’Associazione Nazionale Medici INPS (ANMI – Fe.M.E.P.A.) scende in campo in questa lettera-denuncia soffermandosi anche sulla gestione delle verifiche straordinarie che hanno creato letteralmente il panico tra i Cittadini (200.000 nel 2010), evidenziando però anche “giacenze inaccettabili sia dei verbali sospesi a puro titolo cautelativo, al fine di evitare il silenzio assenso, sia di quelli già scaduti per decorrenza dei termini (anche questi ultimi non consegnati)”.

Ma vediamo qualche passaggio cruciale di quella lettera. “Ormai si naviga a vista in un mare sempre più tempestoso, imbrigliati in disposizioni contraddittorie, inapplicabili e discutibili, se non addirittura illegittime”, scrivono Silvio Vagnarelli e Francesco Ammaturo, a nome del Direttivo dell’Associazione dei Medici INPS.

E proseguono: “È nostro dovere, a questo punto, fotografare la gravità della situazione a tutela non solo dei cittadini, ma anche dei Medici dell’Istituto, nei confronti dei quali si tende, sempre di più, a scaricare la responsabilità di un disservizio che vede ben altre responsabilità. NON SIAMO PIÙ DISPOSTI A PARTECIPARE A QUESTO ASSURDO GIOCO” aggiungono, tutto in maiuscolo.

Ancora: “Per mesi abbiamo tentano invano di offrire la nostra disponibilità per proporre correttivi, segnalare disfunzioni, migliorare una procedura LENTA, MACCHINOSA, FARRAGINOSA E PIENA DI CRITICITÀ DI QUALSIVOGLIA NATURA, in poche parole UNA PROCEDURA CHE NON FUNZIONA”.

Siamo di fronte a una chiara conferma, proveniente addirittura dall’interno dell’INPS, dell’inutilità dei disagi imposti a migliaia di Cittadini: disagi per mesi passati sotto silenzio, minimizzati o giustificati con l’esigenza di scovare i cosiddetti “falsi invalidi”, ma di fatto inconcludenti, sia per l’ordinaria amministrazione che per le verifiche straordinarie.

“Questa lettera aperta” è il commento di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) “rappresenta una svolta importante perché colpisce la monolitica intangibilità che l’INPS si era ricavato, forte di alcune protezioni politiche. Gli altarini sono ormai scoperti e i mandanti politici di queste operazioni dovranno renderne conto al Parlamento e ai Cittadini”.

“In effetti” si legge in un comunicato della Federazione, che ha elaborato sul tema, lo ricordiamo, anche un’Interrogazione da presentare in Parlamento, “la posizione dei medici INPS rappresenta uno scossone di non poco conto anche per tutti gli elementi di conoscenza che apporta. L’Interrogazione Parlamentare proposta nei giorni scorsi dalla FISH ha ora tanti motivi in più per essere presentata e per ottenere risposte”. (Riccardo Rutigliano)

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