Il 5 per mille non più precario: una svolta importante

È finalmente arrivata la stabilizzazione del 5 per mille. Lo ha reso noto con un comunicato Palazzo Chigi il 16 aprile, al termine del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera alla delega fiscale. Una frase asciutta: «Verrà anche razionalizzato e stabilizzato l’istituto del 5 per mille».

L’Intergruppo per la Sussidiarietà, organismo parlamentare che si è impegnato a concretizzare questa svolta, ha commentato la tanto attesa notizia con una nota, firmata da Maurizio Lupi (PdL), Enrico Letta (PD), Gianluca Galletti (UdC), con Maurizio Gasparri, Ugo Sposetti, Raffaello Vignali, Ermete Realacci, Luigi Casero: «Si tratta di un importantissimo riconoscimento di un istituto condiviso ed utilizzato da oltre 15 milioni di contribuenti. L’Intergruppo Parlamentare per la Sussediarietà in questi anni ha fortemente voluto e richiesto questa stabilizzazione, riconoscendo nel 5 per mille uno strumento di sussidiarietà autentica».

Giorgio Jannone, storico sostenitore del 5 per mille, ha invece detto: «Finalmente si è passati dalle parole ai fatti».

E viene infatti ritenuta «molto positiva», dal Forum Nazionale del Terzo Settore – organizzazione cui aderisce anche la UILDM, tramite la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)  – la notizia della stabilizzazione del 5 per mille annunciata dal Governo.
Era peraltro da molto tempo che il Forum puntava ad ottenere tale risultato, ricordando anche il grande apprezzamento avuto da questo strumento presso i Cittadini contribuenti: a utilizzarlo infatti, nel corso degli anni, sono stati oltre 15 milioni di italiani.

E tuttavia, oltre al giudizio positivo, vi sono alcune questioni sulle quali il Forum ritiene di dover certamente richiamare l’attenzione, ovvero sul fatto che «il 5 per mille è nato come strumento di sussidiarietà e come tale deve rimanere, salvaguardando cioè la libera scelta dei Cittadini».

Il Forum ha manifestato altresì la propria netta contrarietà al «tetto introdotto dalle ultime Manovre Finanziarie, che ha fortemente ridimensionato l’entità delle risorse devolute dai contribuenti e limitato le potenzialità delle organizzazioni sociali».
Il 5 per mille è nato in via sperimentale nel 2006 ed è subito stato uno strumento apprezzatissimo dai contribuenti italiani. (R.R.)

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