Distrofie dei cingoli: studio della proteina miopalladina

GGP12282
LA MIOPALLADINA NELLA CARDIOMIOPATIA DILATATIVA E NELLA DISTROFIA MUSCOLARE DEI CINGOLI

Durata: 3 anni
Budget: 430.600 euro
Coordinatore: Marie-Louise Bang (1)
Partner
: Vincenzo Nigro (2) e Marco Linari (3)
(1) Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica, Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRGB-CNR), Rozzano (Milano)
(2) Centro Interdipartimentale Ricerca e Management, Seconda Università degli Studi di Napoli
(3) Laboratorio di Fisiologia, Dipartimento di Biologia Evoluzionistica, Università di Firenze

Le distrofie muscolari dei cingoli (LGMD) sono malattie neuromuscolari che possono essere causate da mutazioni in molti geni differenti che codificano i componenti della fibra muscolare. Sebbene una serie di geni causativi sia stata già identificata, sono molti i casi in cui le cause rimangono ancora sconosciute.
Recentemente, in un’analisi genetica di persone con LGMD, sono state identificate tre mutazioni nel gene della miopalladina, una proteina espressa nel cuore e nel muscolo scheletrico. È stato poi dimostrato che tali mutazioni sono presenti anche in un’altra patologia: la cardiomiopatia dilatativa (DCM).

Come primo aspetto del presente studio, si punta ad analizzare materiale biologico proveniente da persone in cui sia stata diagnosticata clinicamente una forma di LGMD, ma la cui diagnosi genetica rimanga elusiva, per la ricerca di eventuali nuove mutazioni genetiche nella proteina della miopalladina.
Successivamente il ruolo di questa proteina e delle mutazioni identificate nel cuore e nel muscolo scheletrico sarà studiato su un modello animale, il topo MKO, in cui è stato eliminato il gene della miopalladina.
Per riuscire a determinare se le mutazioni identificate siano rilevanti per la patologia, verrà espressa la miopalladina mutata nei topi MKO mediante vettori virali. Per confronto, si valuterà anche se l’espressione della proteina non mutata sia sufficiente per ottenere il recupero del fenotipo causato dalla delezione della miopalladina oppure no.

I risultati ottenuti da questo approccio potrebbero essere la base per lo sviluppo di una futura terapia genica per il trattamento su persone con distrofia dei cingoli e su persone con cardiomiopatia dilatativa associata a disfunzioni della miopalladina.

Si ringraziano per le notizie fornite e per l’elaborazione del testo Renato La Cara e l’Ufficio Scientifico di Milano della Fondazione Telethon.

Testo redatto nell’agosto del 2012.

Per ulteriori dettagli o approfondimenti:

Coordinamento della Commissione Medico-Scientifica UILDM (referente: Crizia Narduzzo), c/o Direzione Nazionale UILDM, tel. 049/8021001, commissionemedica@uildm.it.

Data dell’ultimo aggiornamento: 15 novembre 2014.

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