Volontario per passione: il racconto di Giovanni De Luca

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Foto Giovanni de Luca«Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose». (“Il Piccolo Principe”, Antoine de Saint-Exupéry)

Guardando il mondo dei bambini scopriamo la loro innata purezza, il loro donarsi empaticamente all'altro. Me ne accorgo ogni volta quando, da volontario, partecipo ai progetti di sensibilizzazione rivolti alle scuole materne, elementari e superiori del mio territorio che anche questo giugno, come ogni anno, si concludono con una festa in piazza in cui i bambini ci presentano uno spettacolo e noi ricambiamo presentando un record, come la pizza lunga 56 metri, il wurstel di 80 metri e il panino di 160 metri: per insegnare loro che non ci sono limiti. Se ti poni degli obiettivi e ti impegni tanto tutto si può raggiungere.

Mi chiamo Giovanni, ho 34 anni, sono affetto dalla distrofia dei cingoli e da più di sei anni ho scoperto il mondo del volontariato, un mondo al quale si pensa che facciano parte solo i normodotati, e le persone con disabilità sarebbero i fruitori di tale operato. Invece no! Con grande gioia vi comunico di sentirmi un volontario a tutti gli effetti, impegnandomi all'interno di questa grandissima organizzazione che si chiama UILDM. Sono un vero appassionato di volontariato, a cui dedico gran parte delle mie giornate e a volte mi sveglio la notte con nuove idee da mettere in pratica.

Per noi della Sezione di Cicciano l'imperativo assoluto è non perdere di vista l'obiettivo da raggiungere: innalzare sempre di più la qualità di vita delle persone con disabilità! Ed è per questo che mi son ritrovato nella realizzazione e promozione dei progetti di sensibilizzazione rivolti all'inclusione delle persone con disabilità in vari contesti sociali. Mi piace molto lavorare in sinergia con altre associazioni, culturali, sportive, ludiche, perché in questo modo in accordo con i principi della Convenzione ONU creiamo occasioni di inclusione sociale.
Inoltre, insieme agli altri volontari UILDM sensibilizziamo le amministrazioni comunali all'abbattimento delle barriere architettoniche avvalendoci della legge sui piani di abbattimento delle stesse. Abbiamo da poco aperto il dialogo con l'ente preposto per ottenere l'abbattimento delle barriere nelle stazioni ferroviarie della provincia di Napoli. In questi giorni ci stiamo occupando di un orto sociale per rivalutare il pomodoro San Marzano. Insieme alla UILDM di Saviano, siamo stati coinvolti in un progetto sperimentale dell'Agenzia Area Nolana e il mio sogno è che si arrivi a strutturare un percorso di inserimento lavorativo. La bellezza del volontariato sta nel sentirsi valorizzati e stimati per l'impegno profuso. Dare il massimo in ogni situazione, anche nei momenti di maggior sconforto.

Qualcuno un po' di anni fa disse che è importante pensare che a 500 chilometri di distanza da noi c'è un'altra persona che come noi combatte per gli stessi ideali e diritti, ecco la grandezza di UILDM! Essere pur lontani ma con obiettivi comuni, e cioè informare, promuovere e stimolare la società affinché diventi fruibile da tutti.

Adesso mi ritrovo a guardare un cielo azzurro e sereno con un pensiero in testa: “Il volontario deve essere una persona energica, pregna di determinazione e volontà per costruire un futuro migliore per sé e per gli altri”. Essere parte attiva e pulsante così da infettare come un “virus benefico” l'intera comunità, inoculando sentimenti d'amore verso il prossimo, generosità, forza di volontà per oltrepassare i propri limiti o almeno provarci, per conoscere sempre più il proprio animo e comprendere quali mete si vogliono raggiungere.
Mi piace pensare al volontariato non come un'attività per il beneficio altrui, bensì come gioia e crescita del proprio essere, anche perché credo che non ci sia gioia più grande del sorriso che ti dona una persona a cui sei stato vicino nel momento del bisogno.
Tutti possiamo e dobbiamo impegnarci a fondo affinché i diritti che le persone con disabilità hanno conquistato in questi anni non vengano dimenticati ma sempre di più divulgati, così da creare una società sempre più inclusiva e accessibile.

(Giovanni De Luca, volontario di UILDM Cicciano - tratto dal DM 189, agosto 2016, pagg. 42-43)

Ritratto di piv-J3jXu49

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