Dare mi dà…è qualcosa che ti riempie la vita! La storia di Salvatore

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«La Sezione UILDM di Arzano ha compiuto 50 anni quest’anno, io ne ho 52. In pratica siamo nati insieme. Mio fratello maggiore è stato il primo volontario della Sezione. Da quando avevo circa 3-4 anni lui mi portava sempre con sé. C’erano tanti ragazzi che venivano in Sezione, siamo cresciuti insieme. E ora ho l’onore di esserne il presidente.»

Parte da qui il racconto di Salvatore Leonardo, volontario e attuale presidente della Sezione. La sua storia è da sempre intrecciata indissolubilmente a quella di UILDM.

Cosa significa fare volontariato? Che tipo di volontario sei?
«Io mi ritengo un volontario come lo sono tutti i volontari UILDM: speciale!
Per me fare il volontario UILDM fa bene alla salute e all’anima; fa bene perché torno a casa soddisfatto e con un bagaglio di sorrisi e occhi che brillano.
Quello che mi spinge a continuare è la passione che mi accompagna quotidianamente in tutto quello che faccio. E la gioia che mi danno tutti i ragazzi che partecipano alle attività di UILDM. Fare volontariato è qualcosa che ti riempie la vita!»

Cos’è UILDM per te?
«Per me UILDM è una grande famiglia, dove si discute, c’è confronto e dove ci aiutiamo reciprocamente. Sento una grande responsabilità nei confronti di questa associazione che mi dà tanto: per me è un figlio da crescere. Spero di continuare a vederlo crescere e maturare.
Mi sento come un papà per questi ragazzi che frequentano la nostra Sezione. UILDM a me ha dato tanto e cerco di lavorare per formarli, per dare continuità a questa esperienza, per trasmettere l’amore che sento. Ci sono tanti ragazzi che rimangono a dare una mano dopo il Servizio civile. Sono loro il nostro futuro, il futuro di UILDM. Noi, più grandi, che abbiamo un po’ di esperienza, abbiamo il dovere di trasmetterla ai più giovani perché UILDM deve continuare ad esistere.»

La disabilità è…
«La disabilità è per i “normali”: i nostri ragazzi hanno tanto da insegnare a tutti noi a non esserlo.
Nel mio piccolo l’ho sperimentata in prima persona. Ho avuto un incidente e ho perso quasi l’uso del braccio. Mi sentivo molto in difficoltà perché non riuscivo più a fare tutto quello che facevo prima. Mi stavo lasciando andare, ma in quel momento un ragazzo con una distrofia mi disse: “Salvatore, tu mi hai detto che non mi devo avvilire. Tu per un solo braccio vuoi mollare?! Non riesci più a sollevarmi come prima, ma stai ugualmente con me, vicino a me?” Questa frase mi ha dato la forza di continuare a dedicare la mia vita per questa causa.»

Salvatore, come inviteresti qualcuno a conoscere UILDM?
«UILDM ti cambia la vita! Per me UILDM è come la pizza, forse anche meglio: una volta assaggiata non la lasci più!»

Dare mi dà è lo slogan della Settimana delle Sezioni UILDM: per te che senso ha?
«Per me dare è vedere la felicità negli occhi di tanti ragazzi e delle loro famiglie. È sognare insieme a loro di costruire un mondo migliore di quello che abbiamo.» (a.p.)

Ritratto di uildmcomunicazione

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